Vendere all’estero
La crescita mediante l’internazionalizzazione può essere un obiettivo anche per le PMI italiane, anche in periodi di stagnazione. E’ necessario avere un approccio adeguato e concentrare gli sforzi sulle aree geografiche a maggior potenziale.
Quasi sempre alla base degli insuccessi delle imprese sui mercati internazionali vi è il fatto che stanno agendo senza la necessaria preparazione (analisi mercati, individuazione obiettivi realistici, stesura piano attività, ecc.) ma solo sulla base di alcune intuizioni puramente tattiche.
Inoltre, anche
in presenza di un piano realistico, le difficoltà che si possono incontrare sui
mercati internazionali potrebbero rivelarsi insormontabili quando in azienda
non sono presenti le competenze e le esperienze necessarie. Spesso gli
imprenditori necessitano di essere supportati nello sviluppo del business
all’estero da un professionista avente competenze ed esperienze internazionali:
in alcuni casi può essere un Consulente Export in altri un Temporary Export
Manager.
Con questo contribuito cerco di spiegare l’approccio opportuno ai mercati internazionali ed il supporto che le imprese possono ricevere da due diversi professioniti: il consulente export e il Temporary Export Manager.
Approccio per competere sui mercati internazionali
Per poter competere con successo è necessario
1.
Raccogliere dati ed
informazioni relativi ai Mercati (Clienti, Concorrenti, Leggi, ecc.)
2.
Analizzare i Mercati
per poter scegliere i più interessanti, identificare gli obiettivi
raggiungibili per la ns impresa e definire come raggiungerli
3.
Pianificare le attività
e le risorse necessarie
4.
Iniziare l’attività
5.
Nel corso
dell’attività, verificare i risultati conseguiti, confrontarli con gli
obiettivi, comprendere le cause di eventuali scostamenti e definire le
modifiche necessarie da apportare al business.
Per poter definire gli obiettivi raggiungibili per la ns impresa è necessario effettuare un’analisi SWOT, confrontando le Opportunità e Minacce del Mercato (Analisi esterna) con i Punti di Forza e di Debolezza della ns impresa (Analisi interna).
Analisi esterna (Mercato) opportunità e minacce
-
Analisi dell’ambiente
macro
-
Rischio vs
attrattività Paese
-
Trend economia paese,
-
Trend segmento Mkt
target
-
Barriere all’ingresso,
-
Livello competitivo
presente
-
Analisi della domanda
-
Cliente:
-
cosa vuole/cosa gli
serve ?
-
è disponibile a provare
un nuovo fornitore ?
-
Analisi dell’offerta
-
Concorrenti:
-
come competono ?
-
come reagiranno al ns
ingresso ?
Analisi interna (Impresa) punti di forza e debolezza
-
Capacità di soddisfare
i bisogni della domanda
-
Capacità di superare i
problemi/minacce
-
Capacità di sfruttare
le opportunità
Una volta individuati i Mercati e gli obiettivi da raggiungere, si deve elaborare la strategia più adatta
-
Esportazioni
indirette
o L’impresa produce e/o commercializza i prodotti su base unicamente
nazionale
o Vende ad altre imprese che acquistano i prodotti per poi esportarli nei
mercati finali
-
Esportazioni
dirette
o Produce in un unico paese
o Esporta parte del proprio fatturato
§ «utilizzando all’estero canali locali di terze parti» (importatore,
grossista, ecc.)
§ «utilizzando all’estero propri canali» (Agenti, Filiali, ecc.)
-
Attività
multinazionale
o Presenza indiretta
§ Opera mediante licenziatari (che producono e vendono il bene in loco) o
sub-fornitori (che producono il bene in loco, ma non lo vendono)
o Presenza diretta
§ Opera in più mercati/nazioni con proprie unità produttive (joint-venture,
consociata controllata al 100%)
Buone pratiche da seguire, soprattutto quando si vende all’estero
Nell’era della globalizzazione per avere successo è necessario che il focus sia non più su stabilità (continuare a fare quello che si fa da sempre), ma su cambiamenti continui [Innovazione a 360°: Prodotto, Processo (modo di operare, tecnologie, ecc.), Mercati]. E’ necessario individuare e selezionare le opportunità, sfruttare in modo deciso le opportunità selezionate, continuare a ricercare e selezionare sempre nuove opportunità e sfruttarle con decisione. In pratica, senza trascurare il presente, creare le condizioni per un successo duraturo nel tempo.
Alcune buone pratiche sono:
1.
Vendite + Marketing
-
Le vendite
(focalizzate sul breve) da sole non bastano, è necessaria anche un’attività di
marketing proiettata sul futuro.
2.
Fidelizzare i Clienti
acquisiti, in base alla loro potenzialità/redditività
-
L’acquisizione di
nuovi Clienti è solo uno step intermedio di un processo che parte con
l’individuazione del Cliente e continua con la fidelizzazione (1/2 gestione
della relazione) se giudicato redditizio.
-
Comprendere e
soddisfare i “reali” bisogni del cliente invece che cercare di vendere il
prodotto
-
Accrescere il profitto
relativo all’intera durata della relazione con il Cliente piuttosto che cercare
di realizzare un profitto su ogni singola transazione
3.
Pianificare il
Business secondo una visione globale ed integrata invece che ogni singola
attività separatamente
Supporto alle imprese: Consulente Export o Temporary Export Manager ?
Quando si decide di vendere all’estero le difficoltà inattese che si incontrano
sui mercati internazionali possono sembrare insormontabili a chi non ha
l’esperienza per affrontarle.
Per superare queste difficoltà e
sviluppare le vendite all’estero, gli imprenditori possono affiancare il
personale interno con un professionista avente competenze ed esperienze
internazionali. A seconda dei casi può essere
a)
un Temporary Export Manager per creare e/o gestire
l'ufficio commerciale estero al fine di sviluppare le vendite
b)
un Consulente Export per consigliare e/o formare il
personale interno in modo di metterlo in condizione di affrontare i mercati
esteri in evoluzione (attività di tutoring).
Questa attività è rivolta a tutte quelle imprese non ancora strutturate per operare all’estero.
Il Temporary Export Manager (TEM) agisce come un dirigente dell’impresa per un periodo predeterminato, realizzando il progetto concordato con l’imprenditore. Il TEM lavora sempre in piena integrazione col management aziendale ed al termine del periodo predeterminato effettua il passaggio delle consegne ed esce dall’impresa.
Gli interventi, a fianco l'imprenditore e dei suoi collaboratori, prevedono tutte le fasi del processo di internazionalizzazione
1. analisi dei mercati al fine
di individuare quali sono i migliori da penetrare in funzione delle opportunità
presenti/future e dei punti di forza della impresa
2. elaborazione piano operativo
con attività da svolgere e risorse necessarie
3. creazione di una banca dati
clienti potenziali presenti nei singoli mercati obiettivo
4. promozione presso i clienti
individuati per stimolare la loro richiesta di offerta
5. negoziazione
6. individuazione di partner
commerciali (agenti, rivenditori, ecc.) o dell’opportunità di aprire una
propria filiale locale
7. gestione e coordinamento
della rete di vendita
8. misura dei risultati
conseguiti e controllo degli scosatmenti dal piano al fine di decidere le nuove
azioni da intraprendere
In pratica, il Temprary Export Manager permette di vendere i prodotti e servizi in sempre nuovi Paesi per far crescere il business dell’impresa.
Inoltre, individua, insieme all’imprenditore, e forma il possibile sostituto.
Al termine del periodo predeterminato effettua il passaggio delle consegne ed esce dall’impresa.
Consulente Export - Tutor
L’attività di tutoring aiuta le Imprese già strutturate per l'esportazione, ma che non usano ancora i metodi più aggiornati (best practices).
In questi casi, il Consulente (professionista esterno) consiglia ed assiste i collaboratori dell’impresa. L’obiettivo del progetto oltre a quello di incrementare il fatturato dell’impresa è anche quello di sviluppo delle competenze dei collaboratori, affiancandoli nelle varie attività (analisi, pianificazione, operatività sul campo, misure e controlli).
In pratica, i collaboratori, seguendo i consigli del Consulente relativi allo sviluppo dei nuovi mercati, ricevono anche una formazione sul campo (imparare lavorando).
Il tutoring è utile anche nel passaggio generazionale e/o nell’ingresso nell’area export di nuove risorse umane da formare.
© Oscar Pallme, 2016 (ultima versione: Settembre 2016)
Profilo Oscar Pallme
Collaboro sia con PMI sia con Grandi Imprese per lo
sviluppo del business in campo internazionale .
Le mie aree di competenza sono: Business Strategy,
Marketing & Sales, International Business. Mi occupo anche di tematiche
relative a “Management & Innovazione”.
Dal 1998 opero in qualità di consulente di direzione e
Temporary Export Manager. Prima del 1998 ho operato come manager, in campo
internazionale, presso importanti gruppi industriali nel settore
Business-to-Business.
Per maggiori dettagli : http://www.pallme.com/it_profilo.htm ; Internazionalizzazione e vendite exportContatto: info(at)pallme.com
Glossario (Definizioni)
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Analisi SWOT
L’analisi SWOT, confronta le Opportunità e Minacce del Mercato (Analisi esterna) con i Punti di Forza e di Debolezza della ns impresa (Analisi interna).
L’analisi SWOT, confronta le Opportunità e Minacce del Mercato (Analisi esterna) con i Punti di Forza e di Debolezza della ns impresa (Analisi interna).
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Best practice
Le “best practices” sono le esperienze più significative o dai migliori risultati adottati in vari contesti. Il termine è usato in varie aree: business management, software engineering, medicina, organizzazioni aziendali o governative. A seconda dell'ambito le "migliori pratiche" possono essere definite come raccolta di esempi opportunamente formalizzati in regole che possono essere osservate.
Le “best practices” sono le esperienze più significative o dai migliori risultati adottati in vari contesti. Il termine è usato in varie aree: business management, software engineering, medicina, organizzazioni aziendali o governative. A seconda dell'ambito le "migliori pratiche" possono essere definite come raccolta di esempi opportunamente formalizzati in regole che possono essere osservate.
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Competenza
Per competenza si intende la capacità di combinare, in modo autonomo, tacitamente o esplicitamente e in un contesto particolare, i diversi elementi delle conoscenze e delle abilità che si posseggono.
Per competenza si intende la capacità di combinare, in modo autonomo, tacitamente o esplicitamente e in un contesto particolare, i diversi elementi delle conoscenze e delle abilità che si posseggono.
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Strategia
La Strategia è un insieme coerente di obiettivi (mission) e politiche funzionali (linee guida, tattiche, …) che nel loro complesso definiscono la posizione dell'organizzazione sul mercato. Quindi, la strategia riguarda il conseguimento ed il mantenimento nel tempo degli obiettivi più che il successo singolo.
La Strategia è un insieme coerente di obiettivi (mission) e politiche funzionali (linee guida, tattiche, …) che nel loro complesso definiscono la posizione dell'organizzazione sul mercato. Quindi, la strategia riguarda il conseguimento ed il mantenimento nel tempo degli obiettivi più che il successo singolo.
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Tattica
La Tattica è l'uso operativo dei metodi e delle risorse in una situazione particolare, nel breve periodo di tempo e in uno spazio (area geogr., settore, ecc.) limitato
La Tattica è l'uso operativo dei metodi e delle risorse in una situazione particolare, nel breve periodo di tempo e in uno spazio (area geogr., settore, ecc.) limitato
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della PMI come scelta strategica
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Perché
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Quale
modello di business per internazionalizzarsi ?
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L'analisi
strategica e il modello di business
reperibili nella pag. web http://www.pallme.com/it_articoli.htm